Giovedì 18 dicembre alle ore 18 presso la Sala Comunale d’Arte di Trieste in Piazza Unità d’Italia, 4 si svolgerà l’inaugurazione della mostra dell’artista triestina Francesca Danese intitolata “Acqua, scienza e note”, che sarà presentata da Franco Rosso.
La rassegna è organizzata in collaborazione con l’Assessorato alle politiche della cultura e del turismo del Comune di Trieste.
Con in tasca la Maturità al Liceo Classico, la frequenza universitaria di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura e poi Medicina e Chirurgia, vari concorsi di scrittura, due masterclass di recitazione con Pupi Avati e Giovanni Veronesi, lo studio della musica ( tecnica e solfeggio, chitarra, canto e musica d’assieme), vari corsi di pittura, laboratori di disegno e china giapponese, Francesca Danese sceglie il linguaggio sinestesico per esprimere la sua creatività e lo fa in collaborazione con il chitarrista Sergio Giangaspero, le cui composizioni spesso ispirano le sue opere che coniugano colori , pensiero e note musicali. Ha partecipato a mostre collettive a Trieste, Venezia, Firenze, Bologna, Udine e Shanghai oltre ad aver realizzato il progetto sinestesico LiquidGuitar che ha presentato a Monfalcone e Trieste.
“Francesca Danese fa riferimento ai colori , alla musica e al pensiero – scrive Franco Rosso nella presentazione – per dare forma ad una espressività creativa che fa suo il fenomeno sensoriale/percettivo della sinestesia che contamina più sensi nella percezione e che permette all’artista di dare voce a note e colori, e viceversa. L’esito è rappresentato da opere (presenti in questa rassegna) realizzate ad acquarello e china su carta, ascoltando e traendo ispirazione dalle composizioni di Sergio Giangaspero, cultore della chitarra classica, metabolizzando sensazioni ed atmosfere di tipo visivo ed uditivo mentre le note si fanno segni e viceversa. La Danese sente e fa, sposta il pensiero sul foglio di carta in una atmosfera multisensoriale, ma non fa quadri: dipinge brani di vita. I soggetti dei quadri non sono delle immagini ma sono la visualizzazione di un flusso che è il frutto della gestualità che intende esprimere una emozione nel suo divenire attraverso frammenti grafici che si amalgamano magicamente. Ma la pittura rimane sempre un’operazione magica il cui significato può essere letto solo seguendo i codici di lettura della natura: un illimitato sistema di corrispondenze tra suoni, colori, forme, emozioni, memorie.
Quelli della Danese sono quadri in movimento, viaggi fatti con la mente, il messaggio di un radicale e mentale senso della libertà.
Il fruitore, attraverso il Codice QR che accompagna il quadro può sentire la musica ispiratrice dell’opera e la descrizione letteraria della stessa”.
