Paolo Rossi torna a Trieste in veste di ‘maestro-pedagogo’ per completare un progetto diformazione teatrale iniziato tra maggio e settembre 2022, promosso dal Comune di Trieste
e organizzato daTeatro Miela/Bonawentura.
Questo laboratorio è il modulo finale di un articolato percorso didattico, che sta offrendo la
possibilità ad un gruppo di attori ed aspiranti tali, di sviluppare il proprio talento e la propria
creatività sotto la guida di un performer eccezionale come Paolo Rossi.
“Non esiste un metodo o un manuale unico che possa insegnare a recitare”.
Per imparare a recitare serve e basta recitare. Qui si farà cosi: da Strasberg a Brecht dal
manuale della spia del KGB al teatro spontaneo di Moreno al paradosso dell’attore di
Diderot al “come parlare in pubblico” che trovate in qualsiasi autogrill, non esiste un
Vangelo, buone letture certamente, buone letture di cui chiacchierare in maniera anche
stimolante ma qui si lavora, si recita, soprattutto rubando qua e là e soprattutto da me.
Il laboratorio prevede un lavoro sul campo con sfide impreviste anche in luoghi non
deputati teatralmente oltre, si spera, ad appuntamenti più ortodossi.
Il laboratorio si concluderà comunque con una spettacolarizzazione del lavoro che saremo
riusciti a svolgere, non il solito saggio dato che questo non sarà il solito teatro. E’ un teatro
di emergenza che si cercherà di costruire, un teatro d’emergenza come i tempi che stiamo
vivendo, un teatro con cui io campo da tempo.” (Paolo Rossi)
In questo modulo si concretizzerà per i partecipanti anche l’occasione di confrontarsi con il
pubblico presente nella Sala Luttazzi nella serata conclusiva.
Paolo Rossi, da maestro diventerà collega e compagno di avventure, guidando i suoi
allievi in una performance che sarà sorprendente ed imprevedibile come la sua idea di
teatro d’emergenza esige. Il giorno venerdì 28 aprile alle ore 21 si potrà assistere alla
chiusura del laboratorio con uno spettacolo aperto al pubblico, ad ingresso libero, nella
Sala Luttazzi del Magazzino 26.
È un’opportunità preziosa per mettere a fuoco temi e contenuti che sostengano la
necessità del teatro come luogo dell’incontro e dello scambio di idee, soprattutto oggi, a
fronte di un’emergenza che impone cambiamenti radicali nella vita sociale e dunque
importanti riflessioni sul futuro della professione dell’attore. Il laboratorio è aperto a
principianti con alcune esperienze teatrali, allievi attori, attori professionisti, musicisti,
performer. Verrà selezionato un numero massimo di 15 partecipanti. La partecipazione al
laboratorio è gratuita.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.