“Mosaicamente – Omaggio a Vincent Van Gogh” arriva aTrieste dopo Pordenone, Udine, Parma e rappresenta un
evento che la Fondazione Bambini e Autismo Onlus persegue
con lo scopo di far vedere il lavoro che si compie
all’Officina dell’arte – il centro lavorativo regionale per
persone con autismo adulte di Pordenone – un centro che
non ha uguali in Italia. Guardando le opere il visitatore è
colpito dal livello raggiunto nella confezione dei mosaici.
Nessuno infatti penserebbe che le opere esposte siano state
realizzate da persone con handicap, ma l’alchimia che
permette tutto ciò sta nel fatto che i mosaici sono il risultato
di un lavoro “vero”. Il centro in cui si realizzano infatti è
una palestra di vita a misura di persona con autismo dove
si impara a lavorare attraverso anche la scansione del
tempo e l’apprendistato delle tecniche musive condotto da
un maestro mosaicista che, oltre ad insegnare la tecnica
agli utenti, esercita il controllo di qualità sul prodotto.
Con le opere realizzate presso il Centro lavorativo per persone con autismo adulte “Officina dell’arte” di Pordenone
Questa mostra è dedicata all’autodidatta Van Gogh che
soprattutto dopo il suo trasferimento dal paese natio a
Parigi, si ispirò ai grandi del tempo e a quella corrente
artistica, l’impressionismo allora dominante che riscopriva
la pittura dei paesaggi e l’interesse rivolto più al colore che
al disegno. La sua personale ricerca però lo portò a superare
i confini di una corrente e anticiparne piuttosto un’altra,
l’espressionismo, che privilegiava il lato “emotivo” della
realtà. Le opere musive che compongono la mostra sono
ispirate a quelle più famose dell’artista che fu un formidabile
pittore “en plen air” molto spesso notturno. A tal
proposito Van Gogh pensava: «Spesso ho l’impressione
che la notte sia molto più viva e riccamente colorata del
giorno» si legge in una lettera al fratello Theo. Dire che
Van Gogh fu un incompreso è quasi un eufemismo, infatti
se non ci fossero state persone “caritatevoli” come suo
fratello probabilmente oggi non potremmo godere delle
opere che, tardivamente, riscuotono grande ammirazione.
Anche per questa sua condizione di incompreso e pittore
diverso abbiamo trovato nella rappresentazione dei mosaici
realizzati molte affinità tra le persone con autismo e
l’artista, non sul piano clinico, ma sul piano delle condizioni
di vita che ancora oggi subiscono le persone con
autismo soprattutto adulte.
La mostra è per noi bella a prescindere perché segna un
riscatto, una unione ideale con Van Gogh, realizzata nei
modi e con le competenze dei nostri straordinari artisti, ma
come sempre l’ultimo giudizio sarà quello del visitatore.
Ingresso libero
Orari di apertura: Tutti i giorni
10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
